Medico e chimico tedesco. Laureatosi a Jena
in Medicina nel 1684, fu dal 1687 al 1694 medico personale del duca J.E. von
Sachsen-Weimar. Nominato secondo professore di Medicina presso la nuova
università di Halle (1694), vi rimase fino al 1715, quando divenne medico
personale del re di Prussia Federico Guglielmo I a Berlino; nello stesso anno
ebbe la nomina a presidente del Collegium medico di Berlino. Il suo intervento
fu decisivo nel 1723 per l'apertura di un Collegium medico-chirurgico presso
l'Accademia reale delle scienze e delle belle arti di Berlino. Tra le sue opere
di medicina si ricordano:
Disquisitio de mechanismi et organismi diversitate
(1706),
De vera diversitate corporis mixti et vivi (1706) e
Theoria medica vera (1708); in esse
S. sostenne l'esistenza di una
radicale diversità tra anima e corpo. Tra i suoi scritti di chimica
citiamo:
Zymotechnia fundamentalis (1697) e
Experimenta,
observationes,
adnimaversiones,
CCC numero,
chymicae et
physicae (1731), nonché i trattati sullo zolfo (1718) e sui sali
(1723); in questo settore, che egli seppe presentare come socialmente ed
economicamente utile,
S. affermò la necessità di un ritorno
a una chimica di tipo qualitativo (Ansbach, Baviera 1660 - Berlino 1734).